Popular Posts

Castello Sforzesco Milano

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

Instituto Técnico del Norte - La Esperanza

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

Curso de Informática

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

Estdiantes en ITNAR

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

Visite Cascas - Perú

Go to Blogger edit html and find these sentences.Now replace these sentences with your own descriptions.

domenica 27 novembre 2011

Turismo responsabile e co-sviluppo

Rafforzamento della comunità della diaspora migrante quale mediatore di accesso a piani di sviluppo eco-turistico nei paesi d'origine

Il progetto, nella sua componente estera, mira a coinvolgere attivamente le comunità locali della Provincia di Pichincha (Ecuador) e della provincia di Tapoa (Burkina Faso) in iniziative di turismo sostenibile che garantiscano una maggiore capacità di generare redditi da parte delle popolazioni rurali in quadro di sostenibilità ambientale e culturale.
Il progetto si inserisce nel quadro di un più ampio intervento di promozione del turismo responsabile da parte di ACRA in questi paesi, avviato nel 2009 con il cofinanziamento della UE (Turismo contro povertà).
In Italia, sul territorio di Milano, sono coinvolti i migranti al fine di garantire una loro partecipazione attiva:

  • in attività educative da realizzare nelle scuole, quale luogo importante per facilitare l’integrazione e la coesione sociale;
  • in qualità di attori mediatori tra i paesi d’origine e il territorio lombardo come punto di partenza per far conoscere il contesto dei paesi di origine e attraverso la tematica del turismo sostenibile iniziare un percorso di co-sviluppo finalizzato a sostenere le attività di turismo sostenibile nei paesi di origine.

Problematiche/motivazioni

In Ecuador il turismo impiega solo l’1.4% della popolazione ed è sempre stato controllato da un piccolo numero di investitori privati, escludendo le comunità locali, soprattutto nelle aree rurali. Il turismo spesso ha condotto a conflitti tra comunità, governo e investitori privati per l’uso e la proprietà della terra.
La provincia di Tapoa in Burkina Faso si trova nell’area transfrontaliera della Riserva Trasfrontaliera della Biosfera W. La zona è caratterizzata da problematiche di sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e conflitti per il controllo delle risorse naturali.


 Obiettivi

  • Coinvolgere attivamente le comunità locali delle  province di Pichincha (Ecuador) e di Tapoa (Burkina Faso) in iniziative di turismo sostenibile come strumento di lotta alla povertà, in un quadro di sostenibilità ambientale e culturale.
  • Contribuire all’integrazione dei gruppi migranti burkinabè ed ecuadoriani sul territorio milanese e facilitare il loro coinvolgimento diretto a supporto di azioni nei rispettivi paesi d’origine.

Risultati da raggiungere

  1. Le comunità e le piccole imprese delle aree di progetto in Burkina ed Ecuador sono in grado di generare redditi da attività turistiche.
  2. I migranti burkinabè ed ecuadoriani e le organizzazioni partners sono promotori attivi dell’immagine dei propri paesi d’origine nel territorio di residenza e di origine.

Beneficiari

 Burkina Faso
Beneficiari diretti
  • I gruppi target saranno i poveri rurali formati per ospitare turisti, gli artigiani locali, guide turistiche locali, già riunite in una associazione esistente, e le autorità di villaggio responsabili dei piani di sviluppo locale (circa 600 persone).
Beneficiari indiretti
  • Beneficiari indiretti sono le popolazioni dei villaggi coinvolti, circa 9.000 persone.

Ecuador
Beneficiari diretti
  • I gruppi target sono le popolazioni rurali, caratterizzate da disoccupazione e basso reddito, delle 4 comunità di Caspigasí, Pululahua, Santo Domingo e Rumi Cucho, per un totale di circa 3.000 persone.
Beneficiari indiretti
  • Beneficiari indiretti includeranno la popolazione di Diapaga, Logobou e Tambaga (70.000) e quelli della provincia di Pichincha (30.000)

Italia
Beneficiari diretti
  • 10 migranti provenienti dal Burkina- Faso e Ecuador residenti sul territorio milanese;
  • 80 studenti delle 4 classi e 16 insegnanti.
Beneficiari indiretti
  • i gruppi migranti burkinabè e ecuadoriani residenti sul territorio milanese;
  • circa 500 studenti delle scuole coinvolte e circa 35 insegnanti;
  • circa 100 famiglie degli studenti delle scuole coinvolte;
  • la popolazione milanese

DATI DI SINTESI
Localizzazione:Lombardia (Italia), provincia di Tapoa (Burkina Faso) e provincia di Pichincha (Ecuador).

Durata:

15 mesi

Valore complessivo:
188.780 €

Finanziatore principale:

LogoComuneMilano  Comune di Milano


Altri finanziatori:
Commissione Europea
CODEZEQ
Partner:
CoopEcuador
ITAL-Watinoma

Altri enti coinvolti:
Il progetto sostiene l’iniziativa MilanoMigranda. Le passeggiate di MilanoMigranda sono realizzate da Mowgli, Viaggi Solidali, ACRA e ICEI in collaborazione con l’Associazione Culturale Villa Pallavicini e con l’Associazione Amici del Parco Trotter. La rete delle CittàMigrande è un’iniziativa di Viaggi Solidali, Oxfam Italia e ACRA.


Attività da realizzare

In Ecuador e Burkina Faso sono previsti incontri per la valutazione dello sviluppo e la pianificazione delle iniziative, corsi di formazione sul turismo e la realizzazione di strutture di accoglienza, centri artigianali (Burkina Faso) ed un’agenzia turistica di Comunità (Ecuador).
In Italia, i gruppi di migranti saranno direttamente e attivamente coinvolti nella realizzazione delle attività: attraverso percorsi di formazione per animatori, di percorsi interculturali rivolti alle scuole, saranno valorizzate e rafforzate le loro capacità di interagire con studenti e insegnanti. Questo permetterà la costruzione di una relazione con gli attori del territorio di residenza favorendo l’integrazione e una maggiore coesione sociale, oltre alla conoscenza del contesto di provenienza dei migranti coinvolti.
La formazione su turismo sostenibile sarà uno strumento per fornire competenze e conoscenze e ai migranti circa le attività turistiche svolte nei loro paesi di origine. I migranti saranno inoltre coinvolti in una formazione sul turismo responsabile al fine di dare supporto alle iniziative turistiche nei rispettivi paesi d'origine ed essere soggetti ponte tra paese di residenza e di origine per contribuire al percorso di sviluppo di questi ultimi.

Attività realizzate

Ecuador
Al momento le attività in fase di realizzazione sono:
  • Costruzione di 6 cabañas per l’ alloggio dei turisti;
  • Progetto artigianale e artistico dell’ ASMUDZEQ (Asociación de Mujeres para el Desarrollo de la Zona Equinoccial);
  • Progetto di valorizzazione turistica del patrimonio archeologico di Rumicucho.
In collaborazione con la FEPTCE (Federazione Plurinazionale di Turismo Comunitario dell’ Ecuador) si sono tenuti i primi corsi formazione sulla gestione del turismo comunitario.
È stata costituita una Rete di Turismo Solidario e Sostenibile. La RED è costituita dalle organizzazioni sociali che stanno partecipando al progetto, a loro volta rappresentative delle famiglie delle comunità.

Burkina Faso

Nel comune di Tambaga è stato completato il primo di una serie di campement, costituiti da: 6 case con bagno interno, un centro artigianale, un hangar, una cucina e un bar, un serbatoio di acqua con un pozzo, un’area per l’orticultura e un’area per le tende.
Dall’inizio del progetto sono state fatte varie formazioni ai membri dell’Associazione di Promozione dell’Ecoturismo della Tapoa, Biala:
  • formazione, nell’ambito del partenariato con l’agenzia milanese di turismo responsabile Mowgli, sul turismo responsabile che è stata fatta alla presenza della Direzione Generale del Turismo e grazie al quale le guide hanno ricevuto l’attestazione ufficiale di guide turistiche;
  • viaggio di scambio per visitare l’esperienza delle ecoguide in Benin;
  • formazione di un socio dell’associazione sui sistemi di sicurezza della scalata sportiva
  • formazione sull’utilizzazione del GPS;
  • formazione sulla vita associativa, pianificazione turistica, autovalutazione.

Italia

Sono state realizzate le formazioni degli animatori migranti per la realizzazione dei percorsi scolastici e sul turismo responsabile.
Nell’ambito del presente progetto, è stata inoltre sviluppata l’opportunità di replicare l’iniziativa “Passeggiate Migranti”, già sviluppata da ACRA a Torino nel 2010 in partnership con la Cooperativa Viaggi Solidali e con Oxfam Italia, così da realizzare anche a Milano l’offerta di percorsi di “turismo responsabile cittadino”, che contribuiscano al dialogo interculturale e a una migliore conoscenza da parte della cittadinanza delle comunità di migranti del territorio.

sabato 26 novembre 2011

La valutazione dei progetti di co-sviluppo: criteri e indicatori

Es un documento de Flavia Piperno y Andrea Stocchiero investigadores del Cespi. Documento muy importante para quienes trabajan o estan interesados en la elaboración, gestión y ejecución de proyectos de co-desarrollo. Que analiza y evalua 31 proyectos financiados por la Municipalidad de Milán – Italia en el 2007 y 2008, realizados por Ongs Italianas y Asociaciones de Inmigrantes.

Los conceptos de co-desarrollo aún tienen diferentes visiones en relación a la formación profesional de estudiosos y ejecutores e aquí la siguiente que corresponde al Cespi “...un modelo de cooperación al desarrollo, que tiene como referencia sobre todo la cooperación descentrada, en la cual los inmigrantes son considerados actores de desarrollo de la comunidad de orígen y al mismo tiempo actores dinámicos en la construcción de la ciudadanía en la sociedad que los acoge. Los objetivos del co-desarrollo tienen por lo tanto una triple implicación para los migrantes, la sociedad de orígen y de acogida: Una integración pro-activa y solidaria, un acompañamiento a las acciones de cooperación con las propias zonas de orígen y al mismo tiempo la promoción de la educación al desarrollo de la sociedad de acogida sobre las causas profundas de la migración”
Cespi: Documento original

martedì 22 novembre 2011

Due Sponde - Dos Orillas

Desarrollo económico y promoción de empresas socialmente utiles en las regiones de orígen de la emigración peruana en Italia

El Proyecto:

El proyecto "Due Sponde" nace del encuentro de 12 Ongs italianas e internacionales especializadas en acciones de co-desarrollo en ocasión del financiamiento "Progetti Paese" promovida por la Fundación Cariplo.

El co-desarrollo es una metodología que se basa en la presencia de migrantes en un determinado territorio para iniciar procesos de desarrollo que traigan beneficios sea al país de orígen (en este caso el Perú) sea en aquello de destino (Italia y Lombardia en particular) dentro del proceso migratorio.


El proyecto a iniciado en mayo del 2011 con el objetivo de dar  impulso al desarrollo socio-económico en el territorio de procedencia de la comunidad peruana inmigrante en Lombardia. El objetivo es valorizar las asociaciones de inmigrantes peruanas presentes en Italia y crear ocasiones de encuentro, inversión y participación directa de los mismos migrantes en la generación de trabajo y fuentes de ingresos económicos en el país de nacimiento.

Las Actividades en Italia:

Junto a las diferentes actividades en Perú, el proyecto "Due Sponde" prevee una serie de actividades en Italia, estructuradas en tres componentes principales:
  1. Comercio: Creación de una cooperativa de migrantes, a través de un proceso de formación educativa y de asesoria, para favorecer el intercambio entre Italia y el Perú e identificar nuevos canales comerciales.
  2. Asociacionismo y co-desarrollo: Reforzamiento de las asociaciones de migrantes peruanos en Lombardia, en particular en el sector de co-desarrollo, a través de un proceso de formación que prevee un financiamiento interno para el financiamiento de microproyectos en Perú.
  3. Educación a la Mundialidad: Reflexión y sensibilización de los migrantes y de la ciudadanía lombarda sobre los temas de migración, de co-desarrollo y de la Cooperación Italia - América Latina, con laboratorios de fotografia y propuestas didácticas dirigidas en particular a las escuelas superiores
Ongs involucradas en las actividades en Italia:

 Cesvi - Ong laica e independiente fundada en 1985. Con 30 sedes en el extranjero, trabaja para afrontar todo tipo de emergencia con proyectos de lucha contra la pobreza, valorizando los recursos locales y movilizando las poblaciones beneficiarias. El trabajo sobre el tema de la migración se concentra sobre iniciativas de co-desarrollo dirigidos a los migrantes de la Región Lombardia.
Fundación ISMU - Es un ente científico autónomo e independiente que promueve estudios, investigación e iniciativas sobre la sociedad multiétnica y multicultural, con particular atención al fenómeno de las migraciones internacionales. Se presenta como una estructura de servicio, abierta a la colaboración con las instituciones, las entidades públicas, el mundo del no profit y las instituciones científicas en Italia y en el exterior.
Fratelli dell'Uomo - Asociación laica e independiente nacida en 1969. Sostiene proyectos de desarrollo en Africa y América Latina, con particular atención a los temas de soberanía alimentaria, sostenibilidad ambiental, reforzamiento de los movimientos sociales. En Italia realiza programas de formación y educación a la mundialidad.
ASPEM - Ong nacida en 1979 de una experiencia de comunidad cristiana de base, con un fuerte empeño civil. Realiza proyectos de desarrollo y de educación a la ciudadanía mundial, forma y envia voluntarios, sostiene la creación de redes y promueve ocasiones de intercambio como instrumento para afirmar un modelo de desarrollo recíproco.

Para mayor información sobre las actividades y calendario del proyecto escribir a giuliolittamondignani@cesvi.or Tel. 035 2058036

Traducido del volantino publicitario por: Eleuterio Ruiz

sabato 19 novembre 2011

Dall’Italia al Perù per costruire relazioni

Intervista ad Attilio Salviato, dal 2004 rappresentante del Cesvitem a Trujillo: dall’impatto con la realtà peruviana alle idee per il futuro dei nostri progetti.

“Gli altri costruiscono strutture, noi del Cesvitem Perù costruiamo relazioni. Per dare a tutti la possibilità di realizzare il proprio potenziale”. Attilio Sante Salviato dal 2004 è il rappresentante del Cesvitem a Trujillo. Originario di Arino, un paese dell’entroterra veneziano, è l’unico italiano tra gli operatori della nostra associazione nel Sud del mondo. O meglio, italo peruviano, visto che in questi sette anni ha messo su famiglia e le sue radici affondano ormai in Sudamerica. Il suo è dunque un punto di vista assolutamente originale, la concretizzazione di quel ponte tra culture e popoli che da sempre è l’obiettivo del Cesvitem. A ottobre Attilio, con i figli e la moglie Monica, è stato in Italia per un periodo di riposo: ecco cosa ci ha raccontato.
 
Dalla provincia di Venezia a Trujillo. Quali sono state le tappe del tuo viaggio?
È stato un lungo percorso, fatto di esperienze, incontri, corsi di formazione. Ho sempre avuto dentro una passione per il mondo, un desiderio di andare, conoscere. Ho viaggiato molto, dall’Africa al Sudamerica. Nei primi anni ’90, gli anni della guerra in Jugoslavia, con gli amici della parrocchia capimmo che, davanti ai problemi del mondo, non potevamo fare finta di nulla. Rimettemmo in moto una vecchia cooperativa per la vendita del latte, da anni era inattiva, convertendola al commercio equo e solidale. Ma nonostante tutto non mi sentivo in pace, sentivo il desiderio di una scelta più radicale. Quando nel 2003 il Cesvitem mi propose di andare in Perù capii che la mia vita era ad una svolta.

Proviamo a spiegare il Perù agli italiani, andando oltre alla tradizionale immagine turistica?
Semplificando possiamo dire che i peruviani hanno gli stessi bisogni, materiali e relazionali, che hanno gli italiani. Soltanto che in Perù questi bisogni restano in gran parte insoddisfatti, a causa di una mancanza pressoché totale di solidarietà, interna ed esterna. Interna nel senso che non c’è traccia di stato sociale o di equità. Esterna nel senso che le risorse del paese sono preda delle multinazionali estere, che trattengono tutta la ricchezza creata lasciando alla gente di qui solo gocce infinitesimali.
In questo quadro qual è il ruolo del Cesvitem?
Siamo un ente privato che supplisce alle carenze del pubblico, erogando una grande quantità di servizi a livello educativo, sanitario, sociale. È questa la nostra particolarità: le altre ong presenti a Trujillo e in Perù costruiscono prevalentemente strutture, noi costruiamo relazioni con le persone. È un lavoro più difficile, che richiede un grande investimento, economico e di energie, e i cui risultati si possono vedere solo a lungo termine. Ma siamo convinti che questo rapporto il più possibile personalizzato con i beneficiari dei nostri progetti sia la chiave per rendere più efficace il nostro aiuto. Cerchiamo di dare a tutti le stesse opportunità di partenza, di dare a tutti i bambini l’occasione di esprimere le loro potenzialità. Certo alcuni, i più bravi, fanno più strada, accedendo alle borse di studio secondarie e universitarie. Ma nessuno viene lasciato indietro.

Al di là dell’sostegno economico, cosa possiamo dare noi al Perù?
C’è bisogno di un osmosi culturale, di aiutare i peruviani, anche attraverso una contaminazione di idee, ad aprirsi verso un futuro vero. Mi spiego: qui, a livello di obiettivi nazionali e di dibattito pubblico, siamo costantemente cinque-dieci anni indietro. Oggi si parla di investimenti per satelliti, per l’esercito, per le centrali nucleari, tutte cose che il mondo “avanzato” comincia fortunatamente a vedere come qualcosa del passato. In compenso non si parla di difesa dell’Amazzonia o di energie alternative, temi da cui dipende il futuro non solo del Perù, ma di tutta l’umanità.

Cosa sogni per il futuro dei tuoi figli?
Un po’ quello che spero per tutti i bambini e i ragazzi dei nostri progetti: che abbiano la possibilità e il desiderio di studiare. Ma per i miei figli sogno soprattutto che siano davvero multietnici, e non solo perché il loro sangue è un misto italo-peruviano. Che seguano la loro strada, ma che siano sempre cittadini del mondo, aperti all’incontro e al dialogo con tutti. 
L’intervista completa sarà pubblicata sul prossimo numero del Girotondo, in uscita a dicembre.

Notizia del 11/11/2011 

Ministero Cooperazione Internazionale e Integrazione

Un Ministero separato alla Cooperazione Internazionale è segno importante per questo governo che segna una forte discontinuità dal passato. Un Ministero con delega alla Cooperazione Internazionale unita a quella all'Integrazione è segno di una lettura innovativa di cooperazione, migrazione e cosviluppo di cui l'Italia ha fortemente bisogno. Supera la semplice divisione Italia/Estero e vede la presenza migrante come un fattore importante. Un Ministero per la cooperazione affidato ad una persona come Andrea Riccardi è segno di una visione della cooperazione che non è semplice realizzazione di progetti fini a se stessi ma è un'idea di cooperazione come diplomazia popolare, politica estera, costruzione di relazioni internazionali.

venerdì 4 novembre 2011

CONVEGNO: Immigrazione e Co-sviluppo

L’ 11 novembre 2011 dalle ore 9:oo alle ore 13:00 presso il Salone Comunale di Forlì, P.zza Saffi n 8 si svolgerà  il Convegno “Immigrazione e Co-sviluppo”.

L’iniziativa è stata promossa dal  Centro Innovazione su Welfare e Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’ UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
Il Convegno tratterà temi e percorsi di co-sviluppo tra l’Italia e l’Albania, con specifico riguardo all’imprenditora sociale dei migranti albanesi presenti sul territorio, interveranno durante la mattinata Davide Drei Assessore al Welfare del Comune di Forlì, Donatella Bortolazzi Assessore alla Cooperazione internazionale Regione Emilia Romagna e Endri Xhaferaj  dell’Associazione Juvenulja.

Molti saranno gli interventi e molte le tematiche affrontate come “le politiche economiche  e la cooperazione italiana allo Sviluppo in Albania nel triennio 2011- 2013: il Fondo per lo Sviluppo delle Piccole e medie imprese, Ministero dell’Economia, Commerci e Energia albanesi”.
Scarica il programma

martedì 1 novembre 2011

Co-sviluppo

Per cosviluppo si intende comunemente l’insieme delle politiche e delle iniziative che vedono la partecipazione dei migranti e delle loro reti sociali dedicate allo sviluppo economico e sociale dei paesi di origine e di destinazione, e si basa sull’idea di un’interdipendenza tra territori nei processi di sviluppo. 
Secondo i membri di Eunomad, il co-sviluppo è un processo fondato sulla mobilità, sugli scambi, sulle migrazioni e dovrebbe rafforzare i legami tra i territori e le popolazioni. Il riconoscimento delle competenze dei migranti e delle migrazioni come una ricchezza è una condizione fondamentale per costruire uno sviluppo condiviso, sostenibile e interculturale.
Il cosviluppo è….
… il riconoscimento nella mobilità di una ricchezza per i territori, qui e lì
L’investimento dei migranti, individuale e/o collettivo, attraverso le loro reti e associazioni, ha permesso di migliorare in modo considerevole le condizioni di vita delle loro comunità rimaste nei paesi di origine. Essi sono divenuti attori importanti anche aldilà della ristretta cerchia familiare, agendo sulle realtà di interi territori e diventando interlocutori di primo piano per i poteri locali nel Sud.
La portata della loro mobilitazione si estende ugualmente nel territorio di residenza. Sempre più riconosciuti come degli attori imprescindibili dai diversi esperti europei della cooperazione internazionale, le loro iniziative ne fanno dei cittadini di uno spazio globale ma ancorato alle realtà locali. Ciò rende i migranti e le loro associazioni interlocutori affidabili ed efficaci nelle istante di concertazione, mediazione e costruzione di un vivere meglio e insieme in Europa.
…. un modo per riequilibrare il disequilibrio tra aree del mondo
Spostandosi da un paese all’altro, i migranti internazionali non prendono solamente parte alla realtà dei territori di arrivo, ma acquisiscono la capacità di essere presenti in una realtà multipla. Diventano così attori in una relazione Nord / Sud attualmente caratterizzata da profondi disequilibri, ma il loro intervento ha un potenziale di trasformazione di questa relazione tra paesi di arrivo e paesi di origine.
… un processo di lungo periodo
Il cosviluppo, così com’è inteso da Eunomad, si rivolge prioritariamente verso una prospettiva di lungo periodo destinata al miglioramento sostenibile delle condizioni di vita e della coesione sociale nei territori di origine e di insediamento.
…un imperativo di reciprocità
Il « co » di cosviluppo si riferisce alla necessità di un interesse condiviso e di una concreta reciprocità nell’elaborazione e nella messa in opera delle azioni di cui i migranti possono essere non solo operatori o beneficiari passivi, ma degli iniziatori, degli attori e dei partner.

Perché parlare di cosviluppo?
L’interesse dei membri nell’occuparsi di cosviluppo parte dalla constatazione che il dibattito riguardante le migrazioni e la loro interazione con lo sviluppo è troppo spesso orientato sull’idea che bisogna sostenere i migranti perché più sviluppo nei paesi di origine limiterebbe i flussi migratori.
A partire dall’osservazione e dalla condivisione delle pratiche in Italia e in Europa si è compreso che il percorso che porta alla realizzazione delle attività co-sviluppo più significative si basa su alcuni fattori: che esistano dei diritti di mobilità, regolati coerentemente ed umanamente che permettano ai soggetti coinvolti di spostarsi tra paesi di origine e di destinazione; che siano predisposte politiche per l’accoglienza e il riconoscimento dei diritti di cittadinanza (e/o di una “doppia” cittadinanza); che esistano politiche di sostegno alle azioni di co-sviluppo per lo stimolo alla nascita di partenariati territoriali. Se questi fattori descritti mancano, il processo che porta ad azioni di co-sviluppo rallenta o diventa più complesso e le potenzialità rimangono inespresse.
Se i presupposti descritti mancano, il processo che porta ad azioni di cosviluppo si rallenta o diventa più complesso. Come nel caso della rete europea, gli obiettivi di base che la piattaforma italiana si propone sono rafforzare le associazioni dei migranti e delle loro azioni, favorire lo scambio delle buone pratiche di cosviluppo, ricercare il confronto con le altre organizzazioni e le istituzioni, locali ed europee. Aldilà delle attività previste, comunque, la piattaforma ha stabilito di sostenerne anche altre se saranno coerenti con l’obiettivo di rendere concreti quei presupposti.
In conclusione, l’obiettivo è ribaltare l’approccio strumentale e repressivo relativo al legame tra le migrazioni e lo sviluppo evidenziandone le straordinarie opportunità per costruire una nuova idea di co-operazione che nasce dal Sud e vuole riportare al centro dell’attenzione il rapporto tra le comunità e il soddisfacimento dei loro bisogni.
 Fonte:
www.gaong.org/eunomad 

Share

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More