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lunedì 8 ottobre 2012

“Le competenze interculturali dei migranti nei progetti di co-sviluppo”

Incontro tra i rappresentanti di Associazioni, Fondazioni, ed Enti locali sul riconoscimento delle capacità interculturali delle Associazioni di migranti nell’ambito delle migrazioni e dello sviluppo.

Sabato 13 Ottobre 2012 dalle 9,30 alle 14,30
Spazio Maschere Nere, Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 Milano

L’iniziativa si inserisce nel Sankara Day, manifestazione organizzata dall’associazione Sunugal                    (info: info@sunugal.it)

Si prega di confermare la propria partecipazione all’indirizzo: eunomad@gaong.org
Con la partecipazione di: Comune di Milano, Fondazione Guido Piccini, Provincia di Roma, e la Piattaforma Eunomad Italia

martedì 10 luglio 2012

ESITO – Ecco i 15 progetti finanziati dal bando Co-sviluppo di Milano

Il fondo di 1.250.000 € per il supporto a progetti di co-sviluppo del Comune di Milano ha finalmente trovato i suoi vincitori. Quasi 50 le proposte pervenute da altrettante associazioni di migranti del territorio lombardo che hanno dovuto attendere 14 mesi per conoscere l’esito della valutazione.

 E’ forse utile spendere ancora una considerazione a riguardo, tempi di valutazione di questo tipo rischiano davvero di influire negativamente sull’implementazione dei progetti stessi, al di la di un comprensibile ritardo dovuto al cambiamento dell’amministrazione comunale i motivi di quest’attesa restano davvero incomprensibili. 

Comunque si parte e i 15 progetti selezionati si distribuiscono sulle comunità più presenti a Milano, 3 progetti riguardano il Senegal, 2 Albania, Marocco e Ecuador. Le associazioni sono per lo più sconosciute agli operatori del settore, ma questa è la sfida del bando e anche l’occasione di promuovere sinergie sul territorio. 


Fonte:

giovedì 22 marzo 2012

CO-SVILUPPO E WELFARE TRANSNAZIONALE

 CO-SVILUPPO E WELFARE TRANSNAZIONALE Date: 21 e 22 giugno 2012
Luogo: Sede Acli – Ipsia, Via Marcora 18/20, Roma
Obiettivi:
 • Promuovere la riflessione sulla dimensione sociale del co-sviluppo e sull’opportunità di rispondere alla domanda di benessere sociale della famiglia migrante in un’ottica integrata e transazionale.
 • Rafforzare la capacità di inserire obiettivi di politica sociale (specie in riferimento agli obiettivi dell’integrazione dei migranti e del supporto alla famiglia straniera) nell’ambito di progetti di co-sviluppo. Costo: La quota di iscrizione è di €250. Se l’iscritto ha partecipato anche al primo modulo tematico del corso “Co-sviluppo: approcci, politiche e pratiche”, il costo è di €220.
Scadenza iscrizione: 14 maggio 2012
Per informazioni:
 www.laboratoriatlante.it
info@laboratoriatlante.it

domenica 18 marzo 2012

I progetti di co-sviluppo con i migranti

Le rimesse dei migranti costituiscono una fonte sempre più importante di reddito per le famiglie rimaste in patria. Tuttavia non sono sufficienti per permettere a queste famiglie di uscire dalla povertà: la maggior parte delle rimesse vengono utilizzate per i consumi domestici e non sono impiegate in attività produttive. Le rimesse hanno creato una cultura della dipendenza, disincentivando le famiglie rimaste in patria a intraprendere iniziative per il miglioramento della propria condizione economica. PlaNet Finance realizza progetti di co-sviluppo per migliorare le condizioni economiche e sociali dei migranti e delle loro famiglie nei paesi d’origine mediante due azioni principali: .Supporto alle famiglie nell’impiego efficiente delle rimesse, attraverso corsi di formazione e il miglioramento nell’accesso ai servizi finanziari; .Assistenza e formazione imprenditoriale/finanziaria ai migranti nei paesi in cui si sono trasferiti.


 PlaNet Finance Italia collabora con le associazioni di migranti in Italia sviluppando corsi di educazione finanziaria/imprenditoriale e fornendo loro supporto e assistenza tecnica

I migranti filippini

TITOLO PROGETTO: Microfinanza e rimesse per i migranti e le loro famiglie  
PARTNER INTERNAZIONALI: International Fund for Agricultural Development (IFAD), Fondazione PlaNet Finance  
PARTNER LOCALI: International Network of Alternative Financial Institutions of Philippines (INAFI) PAESE: Filippine, Italia, Spagna, Emirati Arabi  
DURATA: 2010/2012  
OBIETTIVI: favorire la valorizzazione delle rimesse ricevute dalle famiglie di migranti per migliorare le loro condizioni di vita attraverso corsi di educazione finanziaria e partnership tra fornitori di servizi di rimesse e istituzioni di microfinanza locali; migliorare l’inclusione finanziaria delle famiglie nelle aree rurali in modo tale da ridurre la loro vulnerabilità e facilitare investimenti produttivi  
BENEFICIARI: 700 migranti filippini nei 3 paesi riceveranno una formazione in ambito finanziario e imprenditoriale e 500 avranno accesso a nuovi prodotti e servizi

Fonte: www.planetfinance.org

venerdì 17 febbraio 2012

Co-sviluppo e welfare transnazionale

Date: 21e 22 giugno 2012 Luogo: Roma,
Sede ACLI - IPSIA, via G. Marcora 18/20
Totale ore formative: 14 ore

PRESENTAZIONE Co-sviluppo e welfare transnazionale rappresenta il secondo modulo tematico all’interno del corso
Co-sviluppo: approcci, politiche e pratiche

 Le migrazioni di donne per motivi di lavoro hanno creato un nuovo mercato della cura che risponde ai bisogni dei nostri territori ma che ha causato vuoti nei paesi di origine. Il fenomeno delle cosiddette badanti, le migrazioni di infermieri e medici, ha raggiunto dimensioni notevoli generando nuove opportunità ma anche disfunzionalità tanto in Italia quanto nei paesi di origine. Si sta quindi cercando di definire politiche per un welfare transnazionale che valorizzi queste migrazioni riducendo gli effetti negativi per le donne, le loro famiglie, le comunità di origine, e migliorando la loro integrazione. 
Il corso affronta il tema del welfare transnazionale nel quadro dell’approccio al co-sviluppo, stimolando una riflessione sulle ricadute sociali delle migrazioni ed offrendo strumenti per disegnare ed implementare interventi e politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle famiglie migranti in un’ottica integrata e transnazionale. 

Il corso si pone quindi i seguenti obiettivi:
 • Promuovere la riflessione sulla dimensione sociale del co-sviluppo e sull’opportunità di rispondere alla domanda di benessere sociale della famiglia migrante in un’ottica integrata e transazionale.
 • Rafforzare la capacità di inserire obiettivi di politica sociale (specie in riferimento agli obiettivi dell’integrazione dei migranti e del supporto alla famiglia straniera) nell’ambito di progetti di co-sviluppo

La metodologia formativa utilizzata durante il corso prevede una combinazione di sessioni teoriche e pratiche. Accanto a lezioni frontali, si alterneranno momenti di discussione, presentazioni di esperienze, lavori di gruppo e laboratori di progettazione.  

Destinatari del corso sono operatori del terzo settore, del mondo economico e finanziario, della cooperazione internazionale, amministratori, dirigenti e funzionari delle amministrazioni nazionali e locali che intendono approfondire la loro conoscenza e competenza nel campo del welfare transnazionale e che sono interessati a un confronto su progetti e pratiche. 
Il corso è aperto, per una quota di partecipazione minore, anche a ricercatori e studenti con conoscenze sui temi affrontati.

Per info: info@laboratoriatlante.it
Coordinamento scientifico: CeSPI
Coordinamento organizzativo: Oxfam Italia
Sede di realizzazione: IPSIA
Co-promosso con: Laboratorio Migrazioni e Sviluppo

domenica 22 gennaio 2012

Co-Sviluppo: migrazioni e comunità a confronto

Cosa significa Co-sviluppo? Quanto influiscono i processi migratori sul cambiamento delle comunità di partenza e di arrivo? Come può la finanza costituire uno strumento a servizio delle comunità? Quali sono le esperienze di maggiore successo nel nostro Paese?

Ne parliamo con Fondazione Solidarete
Venerdì 3 febbraio
dalle 10 alle 17.30
presso la sede di Banca Etica (viale Masini 4)
a Bologna.
Scarica il programma

giovedì 19 gennaio 2012

Progetto Su.Pa. - Programma tematico "Migrazione e Asilo"

Il progetto Su.Pa. "Successful paths, supporting human and economic capital of migrants" è un progetto cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del "Programma tematico di cooperazione con i Paesi terzi nelle aree della migrazione e dell'asilo".

Obiettivi

Il progetto si propone di sostenere i percorsi di “ritorno produttivo” dei migranti senegalesi nel proprio Paese di origine, in particolare nella Regione di Kaolack.
Il progetto s’inserisce infatti in una politica europea volta a promuovere:
  • il rapporto tra fenomeno migratorio e sviluppo;
  • la gestione efficace della mobilità internazionale del lavoro.
A tal fine Su. Pa. intende:
  • rafforzare la cooperazione istituzionale nel campo dell’immigrazione tra le Regioni di origine e di destinazione coinvolte nel progetto;
  • sradicare le difficoltà che presenta l’accesso al credito per i migranti;
  • promuovere percorsi innovativi per sostenere il ritorno del capitale umano ed economico in Senegal.
In particolare, il progetto mira a risolvere alcuni problemi specifici:
  • mancanza di politiche dirette al supporto del ritorno di capitale umano ed economico nel Senegal attraverso strumenti adeguati;
  • cooperazione istituzionale insoddisfacente fra Regioni di partenza e di arrivo dei migranti coinvolte nel progetto;
  • barriere all'autoimprenditorialità e alla cultura d'impresa, mancanza di riconoscimento delle qualifiche professionali acquisite e, in alcuni casi, discriminazione da parte degli operatori economici;
  • mancanza di un adeguato partenariato pubblico-privato che raccolga i principali operatori, capace di generare condizioni ideali di supporto alle iniziative economiche dei migranti nei paesi di partenza;
  • difficoltà nell'accesso al credito, mancanza di fiducia nelle relazioni con il sistema bancario, mancanza delle garanzie creditizie necessarie alla partenza di nuove imprese;
  • spreco di risorse economiche nei Paesi di origine e di destinazione dovuto all'alto costo del servizio di trasferimento delle rimesse.

Partenariato

Lead partner: Regione del Veneto

Partner

Dotazione finanziaria:

Su. Pa. ha un budget complessivo di € 1.289.501,25.

Durata:

Il progetto ha una durata di 28 mesi e le sue attività si concluderanno nel giugno 2011.

Beneficiari:


Il principale gruppo di beneficiari è costituito dagli aspiranti imprenditori che fanno parte dalle comunità di migranti e dalle associazioni di migranti in Veneto, Marche e Francia, e dalle comunità in Senegal destinatarie delle rimesse.
Il progetto però porterà benefici all'intera comunità di migranti che vivono nei territori di arrivo delle rimesse, in particolar modo sotto l'aspetto della creazione di strumenti finanziari nuovi che mirano a diminuire i costi che gravano sul flusso delle rimesse dall'Italia al Senegal.
Il progetto è indirizzato anche alla comunità degli operatori finanziari che operano in Italia, Francia e nell'area dell'intervento in Senegal.

Struttura del progetto

Il progetto si articola in 5 WP:
  1. Direzione e monitoraggio del  progetto
  2. Definizione e implementazione del Fondo di Garanzia
  3. Supporto alle iniziative economiche di ritorno
  4. Creazione di strumenti finanziari innovativi per i migranti
  5. Disseminazione e comunicazione

Le attività si svolgono lungo due direttrici principali:
  • l’analisi delle condizioni economiche e la concreta realizzazione di strumenti finanziari che, meglio rispondendo alle esigenze dei migranti, aprano nuove prospettive di accesso al credito per questo gruppo di soggetti;
  • la creazione di condizioni favorevoli per il lancio di business start-up da parte dei potenziali beneficiari, attraverso l’apertura di “sportelli per il ritorno”.
La prima direttrice si snoda lungo le seguenti attività:
  • analisi del sistema micro- e macro-economico del Senegal;
  • analisi sui costi bancari delle rimesse;
  • progettazione e creazione di un “fondo di garanzia” partecipato da istituzioni pubbliche e private che sostenga l’accesso al credito dei migranti;
  • progettazione di prodotti finanziari innovativi rivolti ai migranti, intesi a favorire la “bancarizzazione” dei migranti;
  • studio di fattibilità per la creazione di un “conto bancario bilaterale” grazie alla collaborazione di istituti bancari presenti nelle regioni interessate.

La seconda direttrice implica un maggior coinvolgimento delle istituzioni pubbliche e la realizzazione di attività volte a implementare i meccanismi posti in essere attraverso la prima direttrice:
  • la creazione di una Task Force per il ritorno economico a Kaolack, volta a promuovere ed implementare politiche efficienti di attrazione degli emigrati senegalesi;
  • l’apertura di 4 “sportelli per il ritorno”, uno in ciascuna regione coinvolta, presso i quali i migranti potranno ricevere assistenza tecnica al fine di presentare le proprie proposte imprenditoriali.

Sostenibilità del progetto


Su. Pa. intende raggiungere obiettivi ambiziosi che abbiano un impatto duraturo al di là della fine del progetto:
  • creare un percorso di ritorno nel paese d’origine d’immigrati senegalesi altamente qualificati;
  • favorire la nascita di business start-up nella Regione di Kaolack;
  • mettere in opera prodotti finanziari a favore dei migranti;
  • incrementare la consapevolezza/fiducia di coloro che decidono di investire nel proprio paese di origine;
  • creare una buona prassi di cooperazione transnazionale che coinvolge istituzioni pubbliche e istituti bancari. 
Eventi 2012

Una partership pubblico-privata a favore del cos-viluppo. RegioneVeneto.pdf 

©Regione del Veneto | Centralino: 041.279.21.11 - Posta Elettronica Certif

domenica 15 gennaio 2012

Co-sviluppo tra la regione Lombardia e la regione Tadla Azilal

Con il termine co-sviluppo intendiamo una forma di cooperazione in cui i cittadini emigrati in Italia diventano i principali attori per lo sviluppo dei propri paesi d'origine e soggetti attivi nel paese di accoglienza per promuovere l’integrazione.

Tradizionalmente, gli emigrati hanno sostenuto lo sviluppo delle loro comunità di origine in diverse forme, sia individualmente che collettivamente, principalmente tramite le rimesse, e meno frequentemente tramite il trasferimento di know how e l'avvio di nuove attività imprenditoriali in patria.

Lo status di cittadini transnazionali rende i migranti un ponte tra due culture, e capaci di comprendere le esigenze sia della comunità di provenienza che quella di accoglienza. Pertanto, la loro partecipazione a progetti che si occupano di immigrazione in relazione ai luoghi di origine degli immigrati, rende il lavoro più aderente alle esigenze e alle priorità dei beneficiari.

Da non sottovalutare il fatto che la promozione e non solo la partecipazione ai progetti di co-sviluppo facilita l'integrazione dei migranti nei paesi di accoglienza, perché ne diventano cittadini attivi e promotori di sviluppo economico e sociale.

Il Progetto “In-formare: percorsi di co-sviluppo tra Italia e Marocco", di cui questa pubblicazione è parte integrante si fonda esattamente su questo principio, perché vuole promuovere la figura e il ruolo del migrante come risorsa e opportunità.

L’aspetto innovativo del Progetto è la partecipazione attiva di attori italiani sia appartenenti al terzo settore che direttamente coinvolti nella promozione dello sviluppo socio-economico (Ong, imprenditori, istituzioni, Camera di Commercio, formatori, etc), interessati da un lato a sostenere lo sviluppo imprenditoriale lombardo ma nello stesso tempo consapevoli della necessità di intervenire al di là dei meri principi commerciali e di profitto. Su queste basi le controparti marocchine del Progetto hanno accettato con entusiasmo questa opportunità di nuova cooperazione e si sono impegnate direttamente nella realizzazione delle attività di formazione e seminari per imprenditori marocchini, sia potenziali che già operativi, ma desiderosi di contribuire attivamente allo sviluppo del proprio paese di origine e di investirvi concretamente il proprio denaro. Di fatto, le rimesse dirette ai familiari servono solo a tamponare situazioni economiche spesso al limite della soglia di povertà ma certamente non consentano di gettare le basi per uno sviluppo capace di beneficare le generazioni future. In questo senso un progetto imprenditoriale, soprattutto se accompagnato nelle sue fasi di fattibilità e start up può essere di stimolo al migrante perché può contribuire da un lato ad avere un progetto di vita e dall’altro anche a dare opportunità lavorative ai giovani, i soggetti che più spesso decidono di migrare.

Il Progetto “In-formare: percorsi di co-sviluppo tra Italia e Marocco", promosso e implementato da un network di istituzioni italiane e marocchine - e nello specifico da COSV (Ong italiana con sede a Milano), Al-Jarida (rivista italo-araba), Camera di Commercio di Milano (PROMOS, Agenzia speciale per l'internazionalizzazione d'impresa), ISPRAMED (Istituto per l'arbitrato e la conciliazione nel Mediterraneo), il Centro Regionale per gli Investimenti (CRI della regione Tadla Azilal), il Comune di Milano, il Ministero dei Marocchini Residenti all'Estero, l'Associazione marocchina Al-Ouissal, l'Unione Artigiani della provincia di Milano, Monza e Brianza - ha voluto rappresentare una sfida. Si è infatti deciso di superare il tradizionale modello di cooperazione allo sviluppo attraverso il coinvolgimento non solo di controparti locali ma delle comunità di migranti che vivono nel territorio lombardo. Si è quindi individuata una regione Marocchina, poco sviluppata e attraverso uno studio di fattibilità, attività di formazione e sensibilizzazione si è voluto promuovere le potenzialità del territorio tra i migranti marocchini che già avevano avviato un’attività imprenditoriale o interessati a realizzare investimenti nel Paese di origine. Dopo una selezione delle proposte il Progetto si è concluso con una missione a Tadla Azilal effetuata nel mese di settembre 2011.

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